Incas
Gruppo tradizionale del Perù e discendenti diretti del grande popolo del sud America.
Il Tahuantinsuyu ("Impero delle quattro direzioni") è stato vastissimo impero nell'America
precolombiana. Secondo la leggenda, il primo imperatore, Manco Capac, era stato mandato sulla
terra dal padre, il dio sole, intorno al XII secolo dell’era cristiana e si era stabilito a nord del lago
Titicaca (dove sorge Cuzco). Nel suo periodo di massimo splendore, tra il XIII e il XIV secolo, l’impero inca si estendeva per circa quattromila chilometri da nord a sud, lungo la Cordigliera delle
Ande e occupava gran parte degli odierni Stati di Ecuador, Perù e Bolivia, così come il nord del Cile
e l’Argentina. Il capo politico degli Inca, il sapa inca, dominava circa duecento popoli ed etnie, per
un totale di più di dodicimila abitanti che parlavano venti lingue diverse. Anche dopo essere stati
conquistati e annessi al potere inca, ai vinti era consentito di conservare la propria lingua, cultura e
i propri governanti. Capitale di questo immenso impero era la città di Cuzco, che per gli inca era
“l’ombelico del mondo”, residenza del sovrano e sede del Tempio del Sole. L’amministrazione era
rigorosamente organizzata; l’idioma delle classi dominanti era il quechua – ancora oggi parlato da
molte persone in Perù e in Ecuador. Una fitta rete stradale, che si estendeva per più di 40.000
chilometri, permetteva il trasporto di messaggi e merci. Attraverso il sistema dei chaski –
messaggeri veloci - era possibile coprire fino a quattrocento chilometri in un giorno.
Tra il 1532 e il 1533 gli eserciti inca vennero però sconfitti dalle truppe spagnole guidate da
Francisco Pizarro nella battaglia di Cajamarca e il sapa inca venne assassinato. Così tramontò il
sole sull’impero.